Si è conclusa la III edizione del corso di formazione ospitato dalla Fondazione Manarola e realizzato insieme ai suoi partner

Fondazione Manarola, Caritas Diocesana La Spezia – Brugnato – Sarzana, Parco Nazionale Cinque Terre, Fondazione Carispezia e CIA, dal 2015 organizzano sul territorio il corso annuale di formazione per i rifugiati in cerca di lavoro.

Manarola – Sabato scorso, 30 Marzo, si è svolto il consueto pranzo di chiusura del corso di formazione con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione. Alle ore 13.00, presso il Circolo Acli di Manarola, erano presenti non solo i partecipanti del programma, ma anche i maestri, il Presidente e gli altri membri della Fondazione Manarola, il Sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, il Presidente Provinciale CIA, Alessandro Ferrante, Don Luca e le ragazze della Caritas Diocesana di La Spezia – Sarzana – Brugnato.

Il pranzo è stato a base dei sapthumb_img_5475_1024ori e delle specialità della cucina africana: riso, stufato di carne, pollo e patate. Il tutto accompagnato dal prodotto tipico d’eccellenza del nostro territorio: il vino Cinque Terre Doc. Dopo il pasto, hanno preso la parola le istituzioni presenti per esprimere il loro pensiero sul progetto appena concluso.

Il consigliere Claudio Rollandi ha voluto ribadire l’immenso valore che questi ragazzi hanno creato, con il loro lavoro per la comunità di Manarola. Analizzando l’attività svolta nell’ultimo corso, sono stati recuperati 2.500 metri quadrati di terreni e ricostruiti 58 metri quadrati di muri a secco. Da quei 2.500 metri quadrati di terreni disboscati potranno essere prodotte in futuro più di 1.600 bottiglie di vino all’anno.

Subito dopo, Don Luca, Direttore della Caritas Diocesana La Spezia – Sarzana – Brugnato ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, i maestri che hanno insegnato ai ragazzi un lavoro e trasmesso amore per il territorio. “Oggi questi ragazzi hanno la speranza nei loro occhi di un futuro migliore. Nei frutti si riconosce la pianta e i risultati si vedono, semplicemente alzando gli occhi” conclude.corso-fondazione-8

Il Sindaco Pecunia ha voluto ricordare il suo sostegno al progetto fin dall’inizio. La Fondazione Manarola è “la punta di diamante” di una comunità coesa per il bene del territorio, impegnata non solo nel recupero ma anche nella trasmissione del sapere “contadino”. “L’intenzione è quella di lasciare ai nostri figli qualcosa del nostro passato che i nostri genitori e nonni hanno costruito con tanta fatica. Il Comune sarà sempre a fianco del territorio e della Fondazione. Non è solo un progetto ma è qualcosa di storico che stiamo costruendo insieme”.

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Alessandro Ferrante, Presidente Provinciale CIA, ricorda come il progetto ha avuto inizio da una semplice chiacchierata con Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Cinque Terre: “Alessandro, ci sono gli anziani del paese che si sono riuniti e hanno formato un’associazione per il recupero del territorio. Il progetto è molto virtuoso ma mancano giovani per metterlo in pratica”. Tra gli esiti positivi del progetto c’è anche la formazione di nuove figure professionali, che poi rimangono sul territorio, mettendo a disposizione le loro conoscenze alla comunità. Infatti alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al progetto, hanno trovato impiego nelle aziende agricole del territorio. L’altro importante risultato è che questi ragazzi, continuano a vivere nel territorio, diventando parte della comunità locale. “In futuro forse si riuscirà ad aiutare questi ragazzi anche ad aprire una propria azienda agricola sul territorio, o creare un gruppo di lavoratori specializzati che potranno proporre il loro lavoro anche al settore pubblico”, prosegue Ferrante.

Il progetto quindi non ha solo un valore territoriale ma anche un valore sociale: quello di dare un aiuto concreto ai rifugiati, facilitarli nel loro percorso di crescita tramite l’insegnamento e l’accoglienza nella comunità locale.

Prima dei saluti, il Presidente della Fondazione, Fabrizio Capellini, insieme al Sindaco Pecunia ha consegnato gli attestati di partecipazione ai ragazzi.

pranzo-4 A termine della mattinata, Erica Zwieg, ha presentato il progetto di pubblicazione delle interviste fatte ai ragazzi rifugiati, condotte insieme a Sara Zoppi durante il corso, per raccontare chi sono i protagonisti del recupero del territorio.

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