La Fondazione

La “Fondazione Manarola Cinqueterre” nasce a marzo del 2014 dopo circa un anno di gestazione durante il quale, un numero sempre crescente di persone ha contribuito partecipando alle numerose riunioni pubbliche.

La scelta di una fondazione di partecipazione ha consentito di costituire il capitale sociale necessario grazie alle donazioni ricevute, fra gli altri, da oltre il 50 % delle famiglie manarolesi!.


Il capitale sociale è costituito da denaro e terreni situati nell’area di intervento della Fondazione, compresa nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e costituita dai campi terrazzati sovrastanti il borgo di Manarola, che attualmente sono in gran parte abbandonati.


Le attività della Fondazione Manarola CinqueterreL’obiettivo primario della Fondazione è la raccolta di fondi destinati a ricostruire i muretti a secco franati e rimettere a coltura i campi abbandonati, per ridare al paesaggio l’aspetto e la funzione che ha avuto per secoli e fino a pochi decenni fa; più nel dettaglio:


COME IMPIEGHEREMO I FONDI RACCOLTI

Azioni fondamentali

  • 1.1 Pulizia dei terreni abbandonati ed attualmente occupati dalla “macchia mediterranea” e riattivazione del loro utilizzo agricolo eventualmente anche con colture “alternative” da progettare e programmare in modo organico in collaborazione con gli enti competenti (Parco, Forestale, ecc.)
  • 1.2.1 Ripristino del sistema di smaltimento delle acque piovane attraverso la pulizia dei canaletti di scolo esistenti e per il loro intero tratto fino alla loro confluenza nel torrente Groppo.
  • 1.2.2 Mantenimento, nel tempo della piena efficienza dei canaletti di scolo di cui al punto 1.2.1
  • 1.3.1 Ricostruzione di tutti i tratti di muro di sostegno attualmente precipitati (ri-strutturazione) anche attraverso forme di stretta collaborazione con i proprietari e/o i conduttori dei terreni attualmente in coltivazione.
  • 1.3.2 Ricostruzione, nel tempo, dei tratti di muro di sostegno che “ fisiologicamente” mano a mano crollano (manutenzione straordinaria) anche attraverso forme di stretta collaborazione con i proprietari e/o i conduttori dei terreni che, in futuro, continueranno ad essere coltivati.
  • 1.4 Realizzazione nei vari terrazzamenti (sia quelli recuperati che in quelli già attualmente in coltivazione) di un efficiente ed organico sistema di raccolta e di smaltimento delle acque piovane verso i canaletti di cui ai punti 2.1 e 2.2.
  • 1.5 Ripristino e mantenimento dei tratti di sentiero e delle infrastrutture speciali (“trenini”) che garantiscono l’accessibilità a tutti i terreni compresi nella zona.

Azioni complementari

  • 2.1 Collaborare con altri Enti, Istituzioni, Associazioni culturali, Associazioni di categoria, ecc. alla preservazione e alla valorizzazione dei rilevanti valori estetico – paesaggistici oggettivamente presenti nella zona e configurabili come “risorsa” anche culturale e adatta ad “essere investita” nel processo produttivo del settore turistico e in quello della fruizione sociale del tempo libero.
  • 2.2 Promuovere e/o gestire iniziative di tipo formativo – professionale capaci di creare e/o aggiornare personale e maestranze specializzati nella esecuzione degli interventi connessi al raggiungimento degli obiettivi primari.
  • 2.3 Promuovere e/o gestire l’adeguamento dei percorsi pedonali situati all’interno della zona e di altri tratti di collegamento situati in altre zone ad essa adiacenti, al fine di un loro utilizzo anche da parte di gruppi di visitatori interessati ad approfondire la conoscenza specifica delle modalità e delle tecniche di conduzione agricola dei terrazzamenti, anche oltre, ovviamente, la semplice percezione visiva degli straordinari valori panoramici che la zona presenta.