Dati presentati pubblicamente da Claudio Rollandi, membro e fondatore, durante la serata organizzata in Piazza Capellini, il 9 Settembre 2018.
Risultati materiali (o primari, ovvero quelli misurabili che si vedono semplicemente osservando il paesaggio):
- 7.809 mq i terreni disboscati
- 418,50 mq i muri ricostruiti
- 3.053 mq terreni assegnati a 4 aziende locali private
- 4.953 mq terreni in fase di assegnazione alla Cooperativa Agricola Cinque Terre
Risultati materiali secondari (ovvero complemetari agli scopi della Fondazione):
- recinzione contro i cinghiali, con il supporto del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Risultati immateriali (ovvero quelli che non si possono “vedere ad occhio” o misurare):
- 2 corsi di formazione professionale completati, rivolti alle categorie svantaggiate (disoccupati di lungo corso e richiedenti asilo), grazie ai quali i partecipanti sono riusciti a trovare un lavoro più o meno stabile;
- Il prossimo corso, di cui il Parco Nazionale delle Cinque Terre emetterà a breve il bando, è dedicato alla ricostruzione dei muretti a secco e sarà rivolto a residenti o assimilabili, in quanto è necessario creare nelle Cinque Terre una nuova generazione di persone che siano capaci di ricostruire dei muri per mantenere nel tempo i risultati ottenuti dagli interventi di recupero dei terreni abbandonati.
Inoltre si è concluso il censimento catastale di tutti i terreni che fanno parte della zona di competenza della Fondazione, grazie al contributo dei geometri Enrica Galletti, Diego Maggiani e Mirco Romagnani, che hanno individuato i proprietari e tutti i 657 mappali in cui è suddivisa l’area, per una superficie totale di 107.431 mq (11 ettari circa) da cui si produrrebbero circa 74.600 bottiglie, corrispondenti ad un ricavo lordo annuo di 1 milione di euro (prezzo medio a bottiglia di 15€). Il processo di accorpamento, perseguito dalla Fondazione, nella fase di assegnazione dei terreni alle aziende agricole in termini di incremento della produttività aziendale, è di estrema utilità.