10 NOVEMBRE: GIORNATA DI VOLONTARIATO PER INAUGURARE IL CORSO SULLE TECNICHE DI RICOSTRUZIONE DEI MURI A SECCO

Partirà sabato 10 novembre la prima lezione del corso sulle tecniche tradizionali di ricostruzione dei muri a secco, progettato e gestito didatticamente dalla Fondazione Manarola, bandito e finanziato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre. Si tratta di un corso gratuito della durata di 12 ore scandite in 3 lezioni di 4 ore ciascuna (una lezione a settimana), al quale parteciperanno, come numero massimo, 12 persone, residenti nei Comuni delle Cinque Terre. La prima lezione durerà 4 ore e, come le successive, sarà suddivisa in una parte teorica e in una parte pratica. Il punto di ritrovo è fissato alle ore 8.00 sulla Piazza della Chiesa di Manarola.

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In concomitanza con la prima lezione, la Fondazione Manarola organizza, il 10 novembre, una giornata di volontariato. La partecipazione è libera e si rivolge soprattutto ai soci, agli abitanti di Manarola e a tutti i volenterosi. L’intento è quello di dare il benvenuto agli allievi ammessi al primo corso su i muri a secco e di completare le operazioni di disboscamento e di ricostruzione dei muri nei terreni che saranno assegnati, in affitto, alla Cooperativa Agricoltura Cinque Terre che si occuperà della loro coltivazione. L’appuntamento è alle ore 8.00 sulla Piazza della Chiesa. Si chiede ai partecipanti di indossare abiti e scarpe consone. Gli utensili da lavoro saranno forniti direttamente sul posto. In caso di maltempo l’attività verrà riprogrammata.

volontari Manarola

Perché la manutenzione dei muri a secco è fondamentale nelle Cinque Terre?

I muri a secco hanno una storia millenaria e rappresentano la struttura portante delle Cinque Terre. Vere e proprie opere ingegneristiche che i nostri avi hanno realizzato, modificando per sempre la conformazione naturale del paesaggio. Duro lavoro, pietre e terra, questi gli elementi richiesti per costruirli. Il materiale principale dei muri a secco (a secco perché non viene utilizzato il cemento) è la pietra arenaria. Questa opera monumentale che l’uomo ha costruito, ha modellato la verticalità dei pendii, creando piccoli appezzamenti di terreno pianeggiante, sostenuti ognuno da un muro a secco (terrazzamenti), dove tutt’oggi viene coltivata la vite. L’area terrazzata nel corso dei secoli ha raggiunto la superficie massima di circa 2000 ettari, ed ha interessato una fascia costiera fino all’altezza di 450-500 metri sul livello del mare, partendo a volte da pochi metri dalla riva. Un sistema come questo deve essere costantemente mantenuto e tenuto in efficienza, per evitare di andare incontro ad un rapido degrado, dal quale è difficile tornare indietro. Per impedire ciò è di fondamentale importanza tramandare le tecniche di ricostruzione dei muri a secco alle nuove generazioni, prima che il sapere antico scompaia del tutto.

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INFORMAZIONI SUL CORSO

Obiettivi del Corso

Il percorso formativo ha come obiettivo quello di insegnare la tecnica di ricostruzione dei muri, spiegare le sue caratteristiche e funzioni, in modo che i partecipanti possano raggiungere la piena autonomia operativa (o incrementarla) per attuare azioni di prevenzione e mantenimento del territorio.

La sede

Come sede del corso è stata individuata la zona immediatamente sovrastante il centro abitato di Manarola in cui la Fondazione sta operando, da circa quattro anni, il recupero di terreni abbandonati in parte di sua proprietà, in parte assunti in affitto o in comodato d’uso gratuito ventennali e che, ultimata l’operazione di recupero, saranno, assegnati in affitto ventennale ai viticultori, seguendo rigorosamente il criterio dell’accorpamento fondiario. Tale zona è “didatticamente” adeguata allo svolgimento del corso in quanto al suo interno sono presenti numerosi cantieri di ricostruzione di muri a secco precipitati che possono direttamente rappresentare agli apprendisti le varie fasi operative che compongono la “ricostruzione dei muri a secco”, ovvero: dalla situazione del muro franato fino a quella del muro già completamente ricostruito, passando attraverso le varie fasi intermedie.

Personale e materiale didattico

Il personale didattico è fornito dalla Fondazione nelle figure di:

  • 1 esperto costruttore di muri (capomastro)
  • 3 assistenti

Il capomastro si occuperà della parte iniziale e “teorica” di ogni lezione e sovrintenderà alle esercitazioni pratiche svolte dai vari gruppi di lavoro, mentre ogni assistente dirigerà e seguirà direttamente le attività pratiche svolte dal proprio gruppo di lavoro. Le dispense, realizzate della Fondazione Manarola, e le attrezzature per le esercitazioni pratiche saranno fornite direttamente ai partecipanti.

Le lezioni e i contenuti del corso

1° lezione: Lo “sbarazzo” dei materiali, ovvero la rimozione ordinata della massa di materiali franati o pericolanti che saranno riutilizzati nelle successive fasi di ricostruzione del muro.

2° lezione: La fondazione, ovvero la valutazione delle sue condizioni nello stato in cui si trova dopo il crollo del muro e illustrazione delle possibili modalità di ripristino del piano di appoggio del muro.

3° lezione: La parte in elevazione. Partendo dall’impostazione della linea frontale del muro si realizza lo “strato” che costituisce l’elemento “modulare” della parte in elevazione del muro, in quanto, il muro, si costruisce per “strati” sovrapposti, costruiti con le stesse modalità. In ultimo la sistemazione della testata superiore del muro, volta a garantire una comoda e sicura percorribilità degli utenti del terreno soprastante, e la sistemazione finale del cantiere